mercoledì, 15 Maggio 2024

Dopo le banche anche gli altri settori potranno vaccinare i propri dipendenti. Alla fine di un lungo confronto tra imprese e sindacati, con l’intervento e partecipazione dei ministri Andrea Orlando (Lavoro) e Roberto Speranza (Salute) e il supporto dell’istituto dell’Inail, è stato firmato l’accordo che consentirà a tutte le aziende, a prescindere dalla dimensione, di vaccinare i propri dipendenti.

L’intesa raggiunta, che si aggiunge al protocollo per la sicurezza nei posti di lavoro di marzo 2020, permetterà un’accelerazione del piano vaccinale nazionale. Si parte a maggio e l’adesione dei dipendenti sarà volontaria. Il ruolo chiave è affidato ai medici aziendali e le aziende piccole potranno accordarsi con quelle di dimensione più grande con il supporto dell’Inail. Tutte le aziende potranno candidarsi, non è richiesto nessun requisito minimo di lavoratori e il vaccino sarà offerto senza distinzione di tipologia di contratto. Inoltre, se la vaccinazione cade in orario di lavoro, il tempo necessario sarà equiparato a tutti gli effetti a orario di lavoro; mentre conteranno come malattia i giorni successivi, necessari a smaltire eventuali effetti avversi. I costi per il piano vaccinale – spazi, logistica – sono a carico dell’azienda.

Soddisfatto il ministro Orlando: «Accordo perfettibile, ma punto fermo e una buona notizia per il Paese». Dello stesso parere il ministro Speranza che, attraverso i canali social, ha scritto: «È una bella pagina l’accordo unanime che abbiamo siglato insieme al Ministro Orlando e a tutti i sindacati e le imprese del nostro Paese. Il protocollo per le vaccinazioni e l’aggiornamento del protocollo per la sicurezza Covid ci aiuteranno a tutelare la salute nei luoghi di lavoro. Questa battaglia si vince solo tutti assieme».

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