mercoledì, 15 Maggio 2024

 

«Vorrei fare un riferimento molto alto, a quella che è la concezione del Santo Padre rispetto all’economia e alla finanza. Dal governo e dalle banche dovrebbe essere avvertita la necessità e la possibilità di dare un po’ respiro al Centro e al Sud del Paese: invece, purtroppo, anche se i nuovi prestiti sono formalmente garantiti dallo Stato, gli istituti di credito sono costretti a fare una attenta analisi alle posizioni dei clienti che chiedono finanziamenti.

Del resto, se le imprese non pagano, si appesantiscono i bilanci delle stesse banche, poi interviene la Banca centrale europea a chiedere una “pulizia” dei bilanci. Quindi è un cane che si morde la coda. Gli amministratori delegati devono fare la loro parte così come deve farla il governo, che in parte già lo ha fatto: servono contributi pubblici a fondo perduto per sostenere i territori più in difficoltà».

Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato oggi da Radio In Blu, l’emittente della Conferenza episcopale italiana.

Roma, 23 novembre 2020

Le agenzie di stampa

Mezzogiorno: Sileoni (Fabi), banche e Governo diano respiro Amministratori delegati facciano la loro parte per i territori (ANSA) – Milano, 23 nov – Il segretario generale della Fabi si rivolge a banche e Governo invitandoli a “dare un po’ di respiro al Centro e al Sud del Paese” in epoca di pandemia. “Vorrei fare un riferimento molto alto – ha detto nel corso di un’intervista concessa a Radio Blu, l’emittente della Cei – a quella che e’ la concezione del Santo Padre rispetto all’economia e alla finanza”. “Dal governo e dalle banche – ha aggiunto – dovrebbe essere avvertita la necessita’ e la possibilita’ di dare un po’ respiro al Centro e al Sud del Paese: invece, purtroppo, anche se i nuovi prestiti sono formalmente garantiti dallo Stato, gli istituti di credito sono costretti a fare una attenta analisi alle posizioni dei clienti che chiedono finanziamenti”. “Del resto – argomenta – se le imprese non pagano, si appesantiscono i bilanci delle stesse banche, poi interviene la Banca centrale europea a chiedere una ‘pulizia’ dei bilanci, quindi e’ un cane che si morde la coda”. “Gli amministratori delegati – conclude – devono fare la loro parte cosi’ come deve farla il Governo, che in parte gia’ lo ha fatto: servono contributi pubblici a fondo perduto per sostenere i territori piu’ in difficolta’”. (ANSA). VE 23-NOV-20 12:08

Covid: Fabi, seguire monito Papa per aiutare il Sud = (AGI) – Roma, 23 nov. – “Vorrei fare un riferimento molto alto, a quella che e’ la concezione del Santo Padre rispetto all’economia e alla finanza. Dal governo e dalle banche dovrebbe essere avvertita la necessita’ e la possibilita’ di dare un po’ respiro al Centro e al Sud del Paese: invece, purtroppo, anche se i nuovi prestiti sono formalmente garantiti dallo Stato, gli istituti di credito sono costretti a fare una attenta analisi alle posizioni dei clienti che chiedono finanziamenti. Del resto, se le imprese non pagano, si appesantiscono i bilanci delle stesse banche, poi interviene la Banca centrale europea a chiedere una ‘pulizia’ dei bilanci”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato oggi da Radio In Blu, l’emittente della Conferenza episcopale italiana. “Quindi – ha aggiunto – e’ un cane che si morde la coda. Gli amministratori delegati devono fare la loro parte cosi’ come deve farla il governo, che in parte gia’ lo ha fatto: servono contributi pubblici a fondo perduto per sostenere i territori piu’ in difficolta’”. (AGI)Ila 231153 NOV 20

 

Sileoni (Fabi): seguire monito Papa Francesco per aiutare il Sud “Servono contributi pubblici a fondo perduto” Roma, 23 nov. (askanews) – “Vorrei fare un riferimento molto alto, a quella che è la concezione del Santo Padre rispetto all’economia e alla finanza. Dal governo e dalle banche dovrebbe essere avvertita la necessità e la possibilità di dare un po’ respiro al Centro e al Sud del Paese: invece, purtroppo, anche se i nuovi prestiti sono formalmente garantiti dallo Stato, gli istituti di credito sono costretti a fare una attenta analisi alle posizioni dei clienti che chiedono finanziamenti. Del resto, se le imprese non pagano, si appesantiscono i bilanci delle stesse banche, poi interviene la Banca centrale europea a chiedere una ‘pulizia’ dei bilanci. Quindi è un cane che si morde la coda. Gli amministratori delegati devono fare la loro parte così come deve farla il governo, che in parte già lo ha fatto: servono contributi pubblici a fondo perduto per sostenere i territori più in difficoltà”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato oggi da Radio In Blu, l’emittente della Conferenza episcopale italiana. Sen 20201123

Coronavirus, Sileoni (Fabi): Seguire monito Papa Francesco su Sud Milano, 23 nov. (LaPresse) – “Vorrei fare un riferimento molto alto, a quella che è la concezione del Santo Padre rispetto all’economia e alla finanza. Dal governo e dalle banche dovrebbe essere avvertita la necessità e la possibilità di dare un po’ respiro al Centro e al Sud del Paese: invece, purtroppo, anche se i nuovi prestiti sono formalmente garantiti dallo Stato, gli istituti di credito sono costretti a fare una attenta  analisi alle posizioni dei clienti che chiedono finanziamenti. Del resto, se le imprese non pagano, si appesantiscono i bilanci delle stesse banche, poi interviene la Banca centrale europea a chiedere una ‘pulizia’ dei bilanci. Quindi è un cane che si morde la coda. Gli amministratori delegati devono fare la loro parte così come deve farla il governo, che in parte già lo ha fatto: servono contributi pubblici a fondo perduto per sostenere i territori più in difficoltà”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato oggi da Radio In Blu, l’emittente della Conferenza episcopale italiana. ECO NG01 taw 231215 NOV 20

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