venerdì, 19 Aprile 2024

La vulnerabilità finanziaria delle famiglie italiane è aumentata per effetto della crisi innescata dalla pandemia. E’ quanto emerge da un rapporto della Consob. Circa il 30% degli intervistati dichiara di non essere in grado di fronteggiare una spesa inattesa di mille euro e poco più del 30% dichiara di aver visto il proprio reddito ridursi (temporaneamente o permanentemente) nell’ultimo anno. Il 47% circa degli intervistati riferisce di aver contratto un debito, prevalentemente con istituzioni finanziarie, riferibile a un mutuo nel 24% dei casi e a un prestito per coprire spese correnti nel restante 22% dei casi.

Con riferimento all’impatto della crisi economica indotta dalla pandemia di Covid-19, meno del 40% del campione afferma di aver ridotto le proprie spese, più del 10% di aver intaccato i propri risparmi, mentre il 45% circa non ha modificato le proprie abitudini rispetto al passato. Prevale tuttavia un diffuso pessimismo rispetto al futuro, con aspettative che, nella maggior parte dei casi, proiettano la ripresa dopo il 2022.

Nel rapporto viene evidenziato come la pandemia stia avendo “pesanti ripercussioni sull’economia reale incidendo negativamente sull’occupazione e sul reddito disponibile delle famiglie”. Per l’Italia “la contrazione del Pil potrebbe superare il 12%” e anche il mercato del lavoro è stato “duramente colpito”.

I dati al primo semestre dell’anno indicano “un calo del tasso di attività pari al 3% circa, solo parzialmente recuperato nel terzo trimestre, mentre aumenta il disagio economico e sociale segnalato da diversi indicatori, quali le ore di cassa integrazione autorizzate dallo Stato che nei primi 7 mesi del 2020 sono risultate pari a circa 4 volte la media annuale degli ultimi 10 anni. In questo contesto si registra un “incremento del risparmio precauzionale”.

Nel primo trimestre del 2020, rispetto alla fine dell’anno precedente, la ricchezza delle famiglie risulta, in base alle stime preliminari, lievemente calata in Italia. Sul fronte delle passività, le famiglie italiane continuano a caratterizzarsi per un più basso livello di indebitamento nel confronto europeo mentre il tasso di risparmio, dopo essersi attestato a un valore di poco superiore al 10% nel 2019, dovrebbe aumentare nell’anno in corso di oltre 6 punti percentuali secondo una dinamica, analoga a quella osservata nell’area euro, verosimilmente legata al movente precauzionale”. (ANSA).

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