In attesa della decisione del Governo, la linea del Cts rimane quella più dura. Sul tavolo ci sarebbero due ipotesi: Italia interamente in zona rossa, quindi in lockdown totale come a marzo, o al più tutta arancione, con bar e ristoranti chiusi, spostamenti limitati ma negozi aperti.
Di certo, sono in arrivo misure più restrittive sotto le feste per scongiurare la terza ondata che, con le immagini delle vie dello shopping di ieri, sarebbe altrimenti inevitabile a gennaio.
Uno scenario duro, che però aiuterebbe a “raffreddare la curva”. Di questa linea sarebbero il ministro Francesco Boccia, che l’ha anticipata sul Corriere della Sera di oggi e Roberto Speranza, che approva le scelte di Angela Merkel in Germania e che stamattina durante il vertice ha letto con interesse le notizie in arrivo da Londra: anche la capitale del Regno Unito si appresta a tornare in zona rossa.
Nel frattempo, Londra da mercoledì torna in quasi lockdown. L’annuncio arriva ai Comuni da Matt Hancock, ministro della Sanità di Boris Johnson, formalizzando la decisione di reagire senza indugi alla ripresa locale di contagi registrato dopo la fine del confinamento nazionale bis di un mese il 2 dicembre. La stretta prevede che la capitale passi dall’allerta arancione a quella rossa con nuova chiusura di ristoranti, pub e di alcuni negozi. Limitazioni che dureranno per ora fino al 23, quando in tutto il Regno – Londra compresa – scatterà un alleggerimento di 5 giorni delle restrizioni in occasione del Natale.