Natale all’insegna del rigore. Il ministro Speranza sta in questi minuti informando il Senato. Il ministro ha ammesso che «non bisogna farsi illusioni, se abbassiamo la guardia la terza ondata è dietro l’angolo, non dobbiamo perdere la memoria, conosciamo il virus, sappiamo i danni che fa». Per Speranza «servono altre settimane di sacrifici», anche alla luce di ciò che è accaduto dopo il primo lockdown, quando si è determinato un clima da «liberi tutti sbagliato e ingiustificabile».
«L’insieme delle misure che abbiamo attuato stanno danno i primi incoraggianti risultati. A breve sono fiducioso che l’indice Rt possa scendere sotto l’1. Ma non dobbiamo abbassare la guardia», ha detto il ministro.
«Il sistema delle tre zone ha dato risultati soddisfacenti, i tecnici del ministero si stanno confrontando sui parametri, ma l’impianto di fondo sta funzionando, è uno strumento efficace che ci consente di agire in base al variare delle condizioni epidemiologiche. Le limitazioni previste dovranno essere rafforzate: limitati spostamenti tra regioni, evitati gli spostamenti internazionali, e nei giorni più importanti, vanno limitati anche gli spostamenti tra Comuni. Bisognerà evitare assembramenti nei luoghi di attrazioni turistica», ha precisato Speranza.
Vaccino gratuito. «L’acquisto del vaccino sarà centralizzato e verrà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani. Il vaccino è un bene comune, va assicurato a tutte le persone. L’Italia ha opzionato 202 milioni, 573mila dosi di vaccino. Abbiamo sottoscritto tutti i contratti che l’Ue ha formalizzato, non vogliamo correre il rischio di non poter disporre di un vaccino».
«Serve ancora prudenza e cautela, nessun vaccino al momento è stato approvato, ma i segnali che arrivano sono incoraggianti».
E sull’obbligatorietà: «al momento non è intenzione del governo disporre l’obbligarietà della vaccinazione, il nostro obiettivo è quello di raggiungere al più presto l’immunità di gregge. La campagna di vaccinazione sarà imponente e richiederà uno sforzo senza precedenti». L’immissione in commercio dovrebbe avvenire entro l’anno: ma l’Ema ha dato due date, il 29 dicembre sul vaccino Pzifer, e il 13 gennaio sul vaccino Moderna.