Linea comune dei prefetti del Friuli Venezia Giulia sugli spostamenti tra comuni: sono possibili solo per reali necessità, con autocertificazione, ma si può sconfinare se fare la spesa fuori del proprio territorio il risparmio è maggiore. Una sorta di allargamento delle maglie rispetto all’applicazione rigida delle disposizioni anti-covid che hanno decretato la zona ‘arancione’ per la regione che tiene conto delle difficoltà economiche che l’emergenza sanitaria ha acuito. Dopo le numerose richieste di commercianti e artigiani i prefetti di Trieste, Valerio Valenti, il prefetto di Udine, Angelo Ciuni, il prefetto di Gorizia, Massimo Marchesiello; di Pordenone Domenico Lione hanno parzialmente allargato le maglie delle restrizioni, ma “deve prevalere il buon senso”. A muovere i funzionari di governo le esigenze per esempio di famiglie in difficoltà economiche ai quali è permesso spostarsi nel comune vicino per fare la spesa se i prezzi sono molto vantaggiosi. Nessuna deroga per il parrucchiere di fiducia o per altri servizi, anche se non sono presenti nel proprio comune, a meno che la ragione non sia legata a problemi di allergie e utilizzo di particolari prodotti di cui la persona ha necessità. Ci si può spostare in un altro comune per ragioni di lavoro, di studio e di salute o per avere servizi che non sono presenti nel proprio. Anche per fare sport i divieti rimangono salvo che non si tratti di eventi o allenamenti legati a competizioni nazionali riconosciuti dal Coni.
Friuli Venezia Giulia, i prefetti: Spostamenti tra comuni sì ma con buon senso e autocertificazione
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