La crisi scatenata dalla pandemia da Coronavirus ha determinato un peggioramento delle condizioni economiche delle famiglie, soprattutto di quelle meno abbienti che sono presenti in prevalenza nel Mezzogiorno. È quanto si legge nel rapporto “L’economia delle regioni italiane. Dinamiche recenti e aspetti strutturali” della Banca d’Italia dove si precisa che al Sud è superiore la quota di famiglie in cui il principale percettore di reddito da lavoro è occupato in posizioni temporanee e in settori più esposti agli effetti della pandemia. La disuguaglianza del reddito da lavoro, in diminuzione dal 2014, è cresciuta ovunque nel primo semestre del 2020 e più intensamente nel Mezzogiorno, dove si registrano i livelli più elevati di povertà. In base ai dati di contabilità nazionale dell’Istat, la spesa delle famiglie residenti si è fortemente ridotta nella prima metà del 2020, più intensamente nel secondo trimestre. Il reddito delle famiglie è stato sostenuto dagli ammortizzatori sociali e dai provvedimenti che ne hanno previsto il rafforzamento. A supporto del reddito dei nuclei meno abbienti e non coperti da strumenti di altra natura, è stato introdotto il Reddito di emergenza, i cui beneficiari sono più concentrati nelle regioni del Sud e nelle Isole.